Ir al contenido principal

LAURA NON C´E

 

4. LAURA NON C'È

Nek

(versione in italiano e versione in spagonolo).

Nek y Cerena (versione in italiano e francese).


Questa è altra delle mie canzoni preferite, è una delle canzoni in italiano che più ho ascoltato negli ultimi anni. Questa canzone mi fa sentire identificato con il suo testo, che è lo principale che la fa essere delle mie preferite, sebbene la musica sia molto orecchiabile, il cantante è gradevole e i video sono bravi.


La canzone mi fa sentire identificato come se io stesso la cantasse, e potrei dedicarla a due ragazze che mi fecero perdere la teste qualche temo fa, e anche se non mi sento identificato con il io di oggi, quando ascolto la canzone mi fa sentire lo stesso che sentii a quel tempo. Prima io credeva nell’amore vero, un amore romantico, e quando questo è così, uno soltanto pensa nella persona amata, e in questo contesto ho perduto, oh ma che scemo, ho perduto qualche opportunità con qualcun’altra ragazza bellissima. La prima volta magari ho lasciato andare un “amore vero”, e la seconda volta magari ho lasciato andare due opportunità, una di loro con la più bella donna che aveva mai visto di persona. Oggi non penso più con tal stoltezza, oggi ragiono migliore è ho imparato a non amare l’anima, ma il corpo, l’unico che esiste, non credo più nel amore romantico assoluto e leale, ma si nella sensualità che non smette di essere romantica.


Tuttavia, quando uno sta innamorato di quella maniera che acceca la ragione, c’è un sentimento di lealtà assurda che è incontrollabile e tormentosa, anche se la relazione è già finita e c’è crepacuore, un sentimento simile al che espressa la canzone di Nek. A volte quando ci si è in crepacuore, anche uno può cercare nella sensualità un consolo, con un’altra ragazza bella, ma ancora così, uno non ci si può togliere della testa alla ragazza amata, e non è qualcosa bella, è qualcosa orribile, tormentosa. Così il suo riflesso si attraversa tra uno e altre ragazze che potrebbero essere una dolce avventura e degustazione per uno, come un fantasma, rovinando alcuni dei propri giorni.


La canzone mi sembra un grido di reclamo, perché lei non c’è ma segue infastidendo, così come quando Nek butta forte il piatto al pavimento, molto arrabbiato. Questo sentimento mi ricorda questa canzone, ma ancora così mi piace, magari perché mi sento identificato e attraverso lei espresso i miei sentimenti.


Inoltre, le scene del video, sia del video di Nek come quello che fa con Cerena mi piaciono. Nel video de lui da solo mi piace il significato che le immagini trasmettono, dove si vede la prima ragazza una con la quale lui prova di avere un po’ di sensualità, sesso probabilmente, e con la quale non può avere niente perché Laura c’è nella sua mente, l’altra ragazza, l’unica bella per me, è una donna adorabile che mi sembra essere Laura nel tempo che era con lui, ma non so, può essere magari un’altra ragazza che non è sensuale ma adorabile e che neanche lo può fare dimenticare a Laura, ma a me mi piace pensarla più come Laura perché mi piace la ragazza, e la terza, è la Laura nella sua mente, un fantasma bianco che lo tormenta, e che lo sconfigge nella partita di scacchi che giocano, la partita di scacchi ella vita che lui perde. La scena quando butta il piatto con le ciliegie credo che è delle migliore, perché espressa molto il suo sentimento.


Nel video che fa con Cerena, mi piace che lo facciano nel Colosseo di Roma, uno dei miei posti preferiti del mondo, un paesaggio meraviglioso, e mi piace anche le scene de lui tra le lenzuola dove se vede il suo tormento o soffrimento, come se Laura lo perseguisse anche nei sogni. Le scene de Cerena credo che sarebbe brave, se la ragazza che stesse nel video fosse bella per me, ma non è così, sta vestita molto bene ma non è bella per me, e per questo mi piace più l’altro video perché almeno c’è una ragazza tra le tre che appariscono che mi piace. Tuttavia mi piace la abbinazione delle due lingue e come ci si ascolta.


Così queste sono le ragioni per le quali questa canzone è delle mie preferite.


Scene preferite: Quelle dove appare la seconda ragazza nel video di Nek, e quella dove Nek butta forte il piatto con le ciliegie.


Testo preferito: (come ho detto nel mio articolo di perché mi piacciono le canzoni, a volte, quando ascolto le canzoni, il mio cervello toglie parti delle canzoni che non mi piacciono o con le quali non mi sento identificato, e salta alla seguente parte. E così ascolto io la canzone.)

“Laura non c’è, è andata via, laura non è più cosa mia, e te che sei qua, mi chiedi perché, l’amo si niente più mi dà, mi manca da spezzare il fiato, fa male e non lo sa, che non mi è mai passata.


Laura non c’è, capisco che, è stupido cercarla in te, io sto da schifo, credi non lo vorrei, stare con te e pensare a lei. Stasera voglio stare acceso, andiamocene di là, a forza di pensare ho fuso.


Se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi, però non è lo stesso tra di noi, da solo non mi basto, stai con me, solo strano che al suo posto ci sei te, ci sei te.


(…) giuro non ci ho pensato mai, che succedesse proprio a noi (…) e io così non ce la faccio. Se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi, però non è lo stesso tra di noi, da solo non mi basto, stai con me, solo è strano che al suo posto ci sei te, ci sei te.


Forse è difficile così, ma non so che cosa fare, credo che sia logico, per quanto io provi a scappare lei c’è.


Non vorrei che tu fossi un’emergenza, ma tra bene ed amore c’è, solo Laura è nella mia coscienza, se vuoi ci amiamo adesso, oh no, però non è lo stesso, ora so, c’è ancora il suo riflesso tra me e te, mi dispiace ma non posso, Laura c’è, se vuoi ci amiamo adesso, oh no, mi casca il mondo addosso, e ora so, c’è ancora il suo riflesso tra me e te, mi dispiace ma non posso, Laura c’è, Laura c’è”

Versione in italiano:


Versione in italiano e francese con Cerena:



Versione in spagnolo:



Puoi visitare il mio elenco di riproduzione su YouTube e il mio elenco di riproduzione su Spotify, ma su Spotify non sono tutte, manca "Il Mio Universo", e manca la mia versione preferita della mia seconda canzone preferita "Dialogo" e anche la mia versione preferita di "Sempre Sempre", anche non c'è la versione in italiano di "Prova a chiamarmi amore". Non dimenticare che puoi iscriverti al mio canale di YouTube e al mio profilo di Spotify.

Non perdere le prossime pubblicazioni ogni settimana. Seguimi sulle mie reti sociali: InstagramFacebook e Twitter.

Se ti sono piaciuti i miei contenuti e vuoi riconoscere il mio lavoro, puoi supportarmi su PaypalPatreon o con la mia lista dei desideri su Amazon.

E se io muoio, da partigiano

O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir

Il Comandante delle Lettere

Quetzaltenango, Quetzaltenango, Stato degli Alti

Comentarios

También te puede interesar

Las 10 Historias de Amistad más Inspiradoras (Revolution Top)

LAS 10 HISTORIAS DE AMISTAD MÁS INSPIRADORAS "Yo soy tu amigo fiel, yo soy tu amigo fiel, tienes problemas, yo también, no hay nada que no pueda hacer por ti, y estando juntos todo marcha bien, pues yo soy tu amigo fiel..." reza la famosa canción de la película de Toy Stoy 2, y con esta frase presentamos nuestro primer Revolution Top especial por el mes del amor y la amistad, que adicionalmente es un test para que veas que tan verdadera o verdaderas son las amistades que entregas y que recibes. Los requisitos que se tomaron en cuenta para elegir estas historias es que fueran amistades emblemáticas públicas o famosas, de seres reales o ficticios (es decir, de la literatura, películas o leyendas). Además, se excluyeron amistades que aun siendo verdaderas incluyesen además de la amistad algún vínculo de parentesco o algún romance conocidos. Por su parte, el criterio de clasificación fue el de la entrega, aun y cuando esta entrega fuese solo de parte de uno de ...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo II. Años de Aventuras.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO II. AÑOS DE AVENTURAS CAPÍTULO ANTERIOR: I. ENCUENTRO Al pequeño zorro le había dolido mucho lo que habían dicho de él, se preguntaba si de verdad era malo. Cuando llegó a su casa le preguntó a su mamá si él era malo, ella le dijo que no, que él era un buen hijo. Él le preguntó si los animales que vivían en el bosque eran malos, ella le dijo que no, que quién le había dicho eso. Él le dijo que unos perros que habían pasado por la zona donde él jugaba se lo habían comentado. Ella le dijo que no les hiciera caso, que los animales del bosque y de la ciudad no se llevaban, pero que él era un buen zorro, que la bondad o la maldad de alguien no dependía del lugar de donde era, pero que igual, mejor se alejara de los animales de ciudad si los veía, para que no le dijeran cosas feas. El zorro se quedó con la duda de por qué no se llevarían unos animales con los otros, pero ya estaba tranquilo de que al menos no era malo, él p...

Terror Psicológico- No abras la puerta

No abras la puerta Han pasado tres años desde aquella noche. Yo no debí haber estado ahí, ellos lo sabían. Ese día salí muy temprano a la casa de un amigo, sus padres no estarían y tenía y tenía un nuevo videojuego de terror; pasaríamos toda la noche jugando. Ellos lo sabían, yo no debí haber estado ahí esa noche, mi amigo debió estar solo. Ellos lo habían observado por días como hacen siempre y sabían que esa noche estaría solo. Desde el momento en que lo eligieron, no había marcha atrás. Pero tal vez quieras saber quiénes son ellos. Bueno, la verdad... aún no estoy seguro, sigo sin asimilar lo que pasó aquella noche; pero te contaré lo que hasta ahora sé, para que tengas cuidado. Ellos se encuentran en todas partes, en ningún lugar estás exento de ser su víctima. Eligen a una persona, no sé bien cómo o en qué características se basan, pero una vez que te eligen no cambiarán de opinión: te vigilan, te estudian, y estudian a todas las personas que conoces. Día tras...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo IV. Travesía por la Ciudad.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO IV. TRAVESÍA POR LA CIUDAD Capítulo Anterior: III. Viaje Fabuloso. Era un día cerca de Navidad, y el Zorro y el Sabueso, ya unos jóvenes, fueron a celebrar a donde el restaurante del Pavo Real, un restaurante fino en la ciudad, pero que era tolerante a los animales del bosque; ahí brindaron por la Navidad y por todos los años que habían mantenido esa relación a pesar de sus mundos diferentes, el Zorro lo hizo con un fresco de uva, el Sabueso con un fresco de hierbabuena y eucalipto, alzaron los cristales, y dijeron salud por la Navidad que llegaba. Aquella Navidad como cada Navidad, el zorro le compartió como siempre los chocolates que conseguía con Señor Conejo, los cuales comían siempre con ilusión. Además de aquello, esa Navidad el Zorro le regalaría un libro que el sabueso añoraba leer, y el sabueso estaba muy contento. Pasada la Navidad y el año nuevo, se acercaba el día del cumpleaños del Sabueso, y el zo...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo III. Viaje Fabuloso.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO III. VIAJE FABULOSO Capítulo Anterior: II. Años de Aventuras. Partieron a ese lugar espectacular en uno de sus días de juego, lo decidieron así sin más, no estaba planificado. Caminaron bastante a través de los árboles, más allá de las casas de los últimos conocidos del Zorro, caminaron por senderos y atravesando uno que otro charco o colina y ellos jugaban como si estuviesen atravesando un lago o una montaña. Siguieron caminando y caminando, hasta que detrás de unos arbustos, al salir de estos, sus ojos se quedaron asombrados al ver el maravilloso paisaje de una especie de alameda amplia y despejada donde entraba bastante luz del sol, y se veía buena parte del cielo, paraje que era partido en dos por un río hermoso de aguas cristalinas. El zorro y el sabueso asomaron sus cabezas por el río, y vieron sus reflejos en el agua, aún sin salir de su asombro, absortos. En eso el zorro volteó a ver al sabueso que seguía vi...

La Viejecita de Mozambique

  Anterior - Top - Siguiente 2. LA VIEJECITA DE MOZAMBIQUE Carlos Mejía Godoy (Autor) Carlos Mejía Godoy, Los Palacagüina; Antonio Pina Villuendas (Intérpretes) "Yo soy Victoriano, trotamundo vasco, llegué a Mozambique buscando una flor, al caer la tarde detuve el camino, con chapela vasca y con mi acordeón. En la misma puerta de aquella hostería una viejecita me identificó los 7 puñales de Santa María, "Usted es de España, lo mismo que yo. En tus ojos claros de almendro florido, veo la Cibeles, manantial de amor, y en tu risa alegre, loca algarabilla, la gente que corre en la Plaza Mayor." Y yo Victoriano, trotamundo vasco, sorbía una copa de añejo jerez, un llanto cuajado de melancolía, surcó la mejilla de aquella mujer: "cuéntame de España, mutil aguerrido, ¿Qué es de tu Bilbao?, ¿Qué es de mi Madrid?, yo vine a esta tierra hace ya tantos años..., me empujó a esta suerte la guerra civil. Dime si aún alumbran los viejos faroles en la Cava Baja del Madrid de ayer...

Primeramente es correcto, segundamente interesante, terceramente sorprendente

Se ha llegado a afirmar e incluso he escuchado a personas corregir que la palabra "primeramente" es incorrecta, porque no existe segundamente, que lo correcto es decir "en primer lugar", porque sí existe "en segundo lugar". El caso es que "previamente" sí está registrado en el Diccionario de la Lengua Española con el significado de "previamente, antes de todo", y bien puede utilizar el correlato de "últimamente", aunque también puede ser utilizado sin correlato, y es más, aunque no lo creas "segundamente" y "terceramente" sí existen y están aceptados por la Real Academia Española, así que pueden ser utilizados sin problemas. Por tanto el uso de estas expresiones primeramente es correcto, segundamente interesante y terceramente sorprendente. Visita el artículo de Castellano Actual  y busca las palabras " primeramente ", " segundamente " y " terceramente " en el Diccionario d...

Arwa al-Sulayhi

  Anterior - Top  - Siguiente 20. Arwa al-Sulayhi (Yemen 1048-1138. Destacada en Política, Guerra y Religión). EXORDIO: Salve Reina Arwa al-Sulayhi, la más grande reina que ha tenido el Oriente, portadora de la palabra del único y verdadero Dios Alá, y gobernante del más poderoso reino yemení. En medio de las arenas ardientes del Reino de Arabia como en las aguas húmedas del río Indo se escucha aún fuertemente el eco de tu nombre, Reina Noble, y puede que ni en Kairuán ni en el Cairo recuerden del todo a algún califa fatimí, pero sí que se recuerdan de la poderosa Arwa, la que con su apoyo a un Califa puso en el trono. Hoy vengo desde occidente, a rendirte mis versos vehemente, con admiración por tu sin igual genialidad, con contemplación a tu belleza cercana a la divinidad, impresionado por tu poder y determinación, por la inmortalidad de tu obra que hiciste con gran visión. ¡Arwa! gritan tu nombre en las mezquitas, rindiéndote honor y gloria todos los musulmanes, como reina...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo I. Encuentro.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO I. ENCUENTRO. Hace mucho tiempo, en un lugar muy lejano, en medio de un lindo bosque, se encontraron dos pequeños de mundos muy diferentes, uno de ellos era un sabueso. El sabueso estaba de paseo con sus papás por aquel sitio, pero de pronto se puso a seguir una mariposa. La mariposa entró por el tronco hueco de un árbol, y él le siguió a través de él. La mariposa salió por el otro extremo, y cuando el sabueso estaba a punto de salir, se asomó por la salida, el rostro de un zorro que se asomaba de cabeza desde arriba. El zorro le sonrió y le dijo: “hola ahí abajo”. El sabueso también sonrió sacando la lengua, y dijo “hola” también. Fue una conexión al instante, ambos se cayeron muy bien y en una mirada supieron que era el inicio de algo grande. Mientras se miraban y sonreían, el zorro le tocó con una mano y le dijo “te toqué, es tu turno”, y comenzó a correr saltando desde el tronco donde estaba, el sabueso que no ...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo VI. Las compras de la señora Tortuga.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO VI. LAS COMPRAS DE LA SEÑORA TORTUGA Capítulo Anterior: V. Problemas en la ciudad. Zorro vivía muy feliz en el bosque junto a muchos amigos, aprendió con su amigo mono araña a saltar de árbol en árbol, aprendió carpintería con su amigo pájaro carpintero y trabajaban juntos en ello, con su amigo mapache fueron a trabajar con su amigo el castor para ayudarle en la construcción de un dique, y con su amigo conejo sembraban zanahorias, con su amiga paloma mensajera entregaban algunas cartas, con su amiga cebra salían a correr todas las mañanas, y con su amiga ardilla montaron un negocio de nueces, e incluso con su amiga bambi viajaron a un lago muy pero muy lejano, donde pasaron varias aventuras por varios días. Su vida no podía ir mejor, ni siquiera tenía por qué visitar la ciudad, pero un día la señora tortuga le pidió favor al joven zorro si no podía hacerle favor de ir a traer algo a la ciudad, y él no se pudo neg...