Blog de Escritores. Literatura, novelas, poemas, periodismo, reflexiones y más. Disfruta de nuestros escritos de amor, pasión, terror, política, deporte, reflexión, ficción, épica y otros temas.
Writer's blog. Literature, novels, poems, journalism, reflections and more. Enjoy our writings of love, passion, terror, politic, sports, reflections, fiction, epic and other topics.
Una canzone meravigliosa e piena di significati per me, una bellissima canzone che mi piace per ironiche ragioni.
Il caso è che la canzone l’ho conosciuta per il film, e il film l’ho conosciuto per una ragazza di capelli gialli che le piaceva l’italiano e le storie di amore, e tra queste le piacevano le storie scritte da Federico Moccia, e per questa ragazza che amavo a quel tempo ho visto il film in italiano, e devo dire che mi è piaciuto questa storia de Moccia, l’unica che mi è piaciuto perché ha un’altra che mi dà schifo, ma “Scusa ma ti chiamo amore” è buona. La canzone mi è piaciuto da quel tempo specialmente per il suo testo romantico, la sua musica dolce, il suo video di qualità, e anche perché l’attrice del film italiano mi piace molto sia per la sua figura deliziosa e viso bello, come per il suo atteggiamento.
Ma ironicamente né la canzone né il film non assomigliano nulla con la storia vissuta con lei, invece è stata quasi la vera storia che ho vissuto con una ragazza dopo, con eccezione del finale. Magari quella ragazza a chi piaceva la storia sembra più come la prima coppia del protagonista, ma la protagonista della storia sarebbe stato la nuova ragazza.
La ragazza della cui parlo era una bella e giovane ragazza, come quella del film, ma molto innestabile emozionalmente come quella del film, ed io ero come il soggetto del film, un po’ più serio, formale, adulto, culto, un’artista, calmo, più indipendente che li, con lavoro già mentre lei ancora studiava. Io aveva la libertà in tasca, come dice la canzone, e lei poteva tirarla fuori quando volesse.
E la canzone mi piace molto anche per i suoi riferimenti alla età, a un amore che non ha età, o quando dice “scusa se non può avere gli anni che hai ancora tu, ma conservo quell’istinto per volare come un aquilone in libertà, l’amore non è convenzione, non si delimita, scorre nei nostri cuori ormai…”, e questo perché lei era qualche anno più giovane di me, ma non troppo, ma per qualche ragione i suoi genitori non mi volevano, e dicevano che non gli piacevo per la differenza di età e che preferiscono che uscisse con qualcuno della sua età, ed era vero che lei non era maggiore quando iniziamo a uscire ma si quando finimmo, ma non era una bambina, era una ragazza, ed io non ero vecchio, neppure adesso sono vecchio ancora, sto parlando di una vecchia storia e non ho ancora né trenta, per favore! Come può essere! Ma “presumibilmente” avevamo una differenza grande di età, che non era vero ma se fosse vero non importerebbe e sarebbe “un amore che non ha età”. E per questo piace molto, mi porta molti ricordi e mi arriva profondo nel cuore, perché era un amore che lottava per sopravvivere contro stupidità umane.
Testo preferito:
A quel tempo, io gli direbbe a lei:
“Scusa ma ti chiamo amore, non so dire nulla più, scusa se ti ho dato un nome, dico solo che sei tu, ridisegni il mio destino, e colori il desiderio dentro gli occhi miei.” Non lascerò che tu abbia freddo adesso, non voglio vederti piangere, non avere paura quando, sentirai di rinascere, “mi rimetto in gioco adesso, lascio correre il mio cuore verso di te. Nomi troppo tardi in tasca, ora ho la libertà, puoi tirarla fuori quando vuoi!
Una vita da riscrivere, nel tuo cuore che ha mille pagine, sfoglierò poesie che parlano di noi, un amore che non ha età…
Scusa ma ti chiamo amore, e non posso dir di più, scusa se non posso avere, gli anni che hai ancora tu, ma conservo quell’istinto, per volare come un aquilone in libertà. L’amore non è convenzione, non si delimita, scorre nei nostri cuori ormai!
Una vita da riscrivere, nel tuo cuore che ha mille pagine, parlerò di un amore che, oltrepassa le distanze e non si ferma mai. Non si ferma mai… Ho una vita da riscrivere, nel tuo cuore che ha mille pagine, sfoglierò poesie che parlano di noi, un amore che non ha età…
Scusa ma ti chiamo amore, non so dire nulla più, scusa se ti ho dato un nome, ora puoi chiamarmi anche tu…”
Scene preferite: Mi piacciono tutte, ma più quelle nel faro, è un bel paesaggio, addirittura è un paesaggio romantico, mi piace sia che lì apparisca il complesso musicale oppure i protagonisti della storia. Mi piace molto specialmente quando i protagonisti apparino sul video perché mi ricorda la storia, che anche mi piace, e mi piace di più quando apparino giocando e ridendo, perché mi porta ricordi.
Puoi visitare il mio elenco di riproduzione su YouTube e il mio elenco di riproduzione su Spotify, ma su Spotify non sono tutte, manca "Il Mio Universo", e manca la mia versione preferita della mia seconda canzone preferita "Dialogo" e anche la mia versione preferita di "Sempre Sempre", anche non c'è la versione in italiano di "Prova a chiamarmi amore". Non dimenticare che puoi iscriverti al mio canale di YouTube e al mio profilo di Spotify.
Non perdere le prossime pubblicazioni ogni settimana. Seguimi sulle mie reti sociali: Instagram, Facebook e Twitter.
Se ti sono piaciuti i miei contenuti e vuoi riconoscere il mio lavoro, puoi supportarmi su Paypal, Patreon o con la mia lista dei desideri su Amazon.
LAS 10 HISTORIAS DE AMISTAD MÁS INSPIRADORAS "Yo soy tu amigo fiel, yo soy tu amigo fiel, tienes problemas, yo también, no hay nada que no pueda hacer por ti, y estando juntos todo marcha bien, pues yo soy tu amigo fiel..." reza la famosa canción de la película de Toy Stoy 2, y con esta frase presentamos nuestro primer Revolution Top especial por el mes del amor y la amistad, que adicionalmente es un test para que veas que tan verdadera o verdaderas son las amistades que entregas y que recibes. Los requisitos que se tomaron en cuenta para elegir estas historias es que fueran amistades emblemáticas públicas o famosas, de seres reales o ficticios (es decir, de la literatura, películas o leyendas). Además, se excluyeron amistades que aun siendo verdaderas incluyesen además de la amistad algún vínculo de parentesco o algún romance conocidos. Por su parte, el criterio de clasificación fue el de la entrega, aun y cuando esta entrega fuese solo de parte de uno de ...
EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO II. AÑOS DE AVENTURAS CAPÍTULO ANTERIOR: I. ENCUENTRO Al pequeño zorro le había dolido mucho lo que habían dicho de él, se preguntaba si de verdad era malo. Cuando llegó a su casa le preguntó a su mamá si él era malo, ella le dijo que no, que él era un buen hijo. Él le preguntó si los animales que vivían en el bosque eran malos, ella le dijo que no, que quién le había dicho eso. Él le dijo que unos perros que habían pasado por la zona donde él jugaba se lo habían comentado. Ella le dijo que no les hiciera caso, que los animales del bosque y de la ciudad no se llevaban, pero que él era un buen zorro, que la bondad o la maldad de alguien no dependía del lugar de donde era, pero que igual, mejor se alejara de los animales de ciudad si los veía, para que no le dijeran cosas feas. El zorro se quedó con la duda de por qué no se llevarían unos animales con los otros, pero ya estaba tranquilo de que al menos no era malo, él p...
Anterior - Top - Siguiente 2. LA VIEJECITA DE MOZAMBIQUE Carlos Mejía Godoy (Autor) Carlos Mejía Godoy, Los Palacagüina; Antonio Pina Villuendas (Intérpretes) "Yo soy Victoriano, trotamundo vasco, llegué a Mozambique buscando una flor, al caer la tarde detuve el camino, con chapela vasca y con mi acordeón. En la misma puerta de aquella hostería una viejecita me identificó los 7 puñales de Santa María, "Usted es de España, lo mismo que yo. En tus ojos claros de almendro florido, veo la Cibeles, manantial de amor, y en tu risa alegre, loca algarabilla, la gente que corre en la Plaza Mayor." Y yo Victoriano, trotamundo vasco, sorbía una copa de añejo jerez, un llanto cuajado de melancolía, surcó la mejilla de aquella mujer: "cuéntame de España, mutil aguerrido, ¿Qué es de tu Bilbao?, ¿Qué es de mi Madrid?, yo vine a esta tierra hace ya tantos años..., me empujó a esta suerte la guerra civil. Dime si aún alumbran los viejos faroles en la Cava Baja del Madrid de ayer...
Anterior - Top - Siguiente 20. Arwa al-Sulayhi (Yemen 1048-1138. Destacada en Política, Guerra y Religión). EXORDIO: Salve Reina Arwa al-Sulayhi, la más grande reina que ha tenido el Oriente, portadora de la palabra del único y verdadero Dios Alá, y gobernante del más poderoso reino yemení. En medio de las arenas ardientes del Reino de Arabia como en las aguas húmedas del río Indo se escucha aún fuertemente el eco de tu nombre, Reina Noble, y puede que ni en Kairuán ni en el Cairo recuerden del todo a algún califa fatimí, pero sí que se recuerdan de la poderosa Arwa, la que con su apoyo a un Califa puso en el trono. Hoy vengo desde occidente, a rendirte mis versos vehemente, con admiración por tu sin igual genialidad, con contemplación a tu belleza cercana a la divinidad, impresionado por tu poder y determinación, por la inmortalidad de tu obra que hiciste con gran visión. ¡Arwa! gritan tu nombre en las mezquitas, rindiéndote honor y gloria todos los musulmanes, como reina...
EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO IV. TRAVESÍA POR LA CIUDAD Capítulo Anterior: III. Viaje Fabuloso. Era un día cerca de Navidad, y el Zorro y el Sabueso, ya unos jóvenes, fueron a celebrar a donde el restaurante del Pavo Real, un restaurante fino en la ciudad, pero que era tolerante a los animales del bosque; ahí brindaron por la Navidad y por todos los años que habían mantenido esa relación a pesar de sus mundos diferentes, el Zorro lo hizo con un fresco de uva, el Sabueso con un fresco de hierbabuena y eucalipto, alzaron los cristales, y dijeron salud por la Navidad que llegaba. Aquella Navidad como cada Navidad, el zorro le compartió como siempre los chocolates que conseguía con Señor Conejo, los cuales comían siempre con ilusión. Además de aquello, esa Navidad el Zorro le regalaría un libro que el sabueso añoraba leer, y el sabueso estaba muy contento. Pasada la Navidad y el año nuevo, se acercaba el día del cumpleaños del Sabueso, y el zo...
EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO VI. LAS COMPRAS DE LA SEÑORA TORTUGA Capítulo Anterior: V. Problemas en la ciudad. Zorro vivía muy feliz en el bosque junto a muchos amigos, aprendió con su amigo mono araña a saltar de árbol en árbol, aprendió carpintería con su amigo pájaro carpintero y trabajaban juntos en ello, con su amigo mapache fueron a trabajar con su amigo el castor para ayudarle en la construcción de un dique, y con su amigo conejo sembraban zanahorias, con su amiga paloma mensajera entregaban algunas cartas, con su amiga cebra salían a correr todas las mañanas, y con su amiga ardilla montaron un negocio de nueces, e incluso con su amiga bambi viajaron a un lago muy pero muy lejano, donde pasaron varias aventuras por varios días. Su vida no podía ir mejor, ni siquiera tenía por qué visitar la ciudad, pero un día la señora tortuga le pidió favor al joven zorro si no podía hacerle favor de ir a traer algo a la ciudad, y él no se pudo neg...
Anterior - Top - Siguiente 17. Olympe de Gouges (Francia 1748-1793. Literatura, Arte, Política y Filosofía) EXORDIO: Salve oh gran revolucionaria, patriota y republicana, literata compañera de pluma, ilustrada de nobles ideales. Eres tú la más grandiosa de las revolucionarias francesas, que con tu arte y escritura a los más duros embelesas, en la lucha por la libertad de los esclavos y la igualdad de las mujeres fuiste vanguardia y visionaria, y como dramaturga e intelectual la más grande literaria, por ello tu nombre es símbolo de arte y libertad, por eso tu nombre es símbolo de literatura e igualdad. Has marcado una época Marie Gouze, o debo decir Olympe de Gouges, ha quedado marcada por tu obra e ideal la entera contemporaneidad, al punto que hoy la abolición de la esclavitud es una realidad, y hombres y mujeres hoy gozamos los mismos derechos en igualdad. BIOGRAFÍA: Marie Gouze, con el pseudónimo de Olympe de Gouges, escritora, dramaturga, panfletista y filósofa ...
Se ha llegado a afirmar e incluso he escuchado a personas corregir que la palabra "primeramente" es incorrecta, porque no existe segundamente, que lo correcto es decir "en primer lugar", porque sí existe "en segundo lugar". El caso es que "previamente" sí está registrado en el Diccionario de la Lengua Española con el significado de "previamente, antes de todo", y bien puede utilizar el correlato de "últimamente", aunque también puede ser utilizado sin correlato, y es más, aunque no lo creas "segundamente" y "terceramente" sí existen y están aceptados por la Real Academia Española, así que pueden ser utilizados sin problemas. Por tanto el uso de estas expresiones primeramente es correcto, segundamente interesante y terceramente sorprendente. Visita el artículo de Castellano Actual y busca las palabras " primeramente ", " segundamente " y " terceramente " en el Diccionario d...
EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO VIII. AVENTURAS Y DESVENTURAS EN LA CIUDAD Capítulo Anterior: VII. Visita al Parque Así, fueron días y días que el zorro estuvo apoyando al sabueso, día tras día tenía una frase o unas palabras de ánimos para él, en algunas ocasiones quiso que fueran al bosque de nuevo a vivir las aventuras de antaño, para que recordara lo que era la felicidad, y para que quizá ahí descubriera un nuevo camino en el cual desarrollarse en libertad, tal como el zorro vivía, y aunque al sabueso le daban muchas ganas de ir y se emocionaba al escuchar las ideas del zorro, nunca podía ir, por lo que al final era el zorro el que tenía que viajar a la ciudad e intentar hacer algo, pero ahí era poco lo que se podía hacer, aún así, el zorro estuvo día tras día sin faltar, apoyándolo. El sabueso lloraba todos los días, pues además del problema que tenía, él sentía que la gente que le rodeaba no le apreciaba, que quizá no lo querían por se...
SPUTNIK Y SPUTNITSA (AMOR ESTELAR) Sputnik y Sputnitsa (Amor Estelar) A conocer otros mundos la misión especial En el vacío del espacio una angustia abismal Quizá haya aventuras quizá haya algún mal La vida como un peligroso viaje espacial Yo no te deseo porque te quiera desear Yo lo intento, pero no puedo dejarte de mirar Me voy de aquí, de tu órbita quiero escapar En tu planeta yo no me quiero estrellar El sputnik ha quedado atrapado en tu órbita estelar Inútil frenar que es tarde ya para intentar escapar El canto de sirenas a lo lejos ya puedo escuchar El magnetismo se parece a tu voz que me hizo enamorar Yo quiero que seas mi sputnitsa, yo quiero ser tu sputnik Mi corazón de cosmonauta por ti destella Enamorado de ti, mi astronauta doncella Deseo ardiente como el regreso del Sputnik Soy fuego, alrededor de la cintura aquella Mi centro de gravedad es ella Atrapado en tu campo de atracción como un sputnik Amor al ritmo de las estrellas En mi cielo no hay estrella más bella Pero cómo ...
Comentarios
Publicar un comentario