Ir al contenido principal

Forever

 


20. FOREVER

Antonello Venditti




Una canzone così bella e romantica come fredda e scura, così innamorata come triste, una canzone grandiosa con lo stile superbo e bravo di Antonello Venditti, manifestato in una delle sue migliore canzoni mai fatte.

Quello che più mi piace di questa canzone e il suo testo e quello che significa per me, perché significa molto per me, ha molti significati sebbene non siano quelli che la canzone originalmente vorrebbe esprimere.

Tuttavia, la musica anche è bella, e il video chiaramente lo è anche, il video infatti è anche una delle principali cose che mi piacciono, quel bianco e nero trasmise quella atmosfera di sentimento lugubre ed elegante che ha la canzone, e gli immagini di Roma mi fanno sentire tanto bene, perché è una delle città che più voglio conoscere, che conoscerò qualcun giorno e magari addirittura possa vivere lì. Roma ha uno spirito così forte e aristocratico, lì si respira ancora la forza degli imperatori romani e il potere della chiesa di Roma, l’impero e la chiesa universali, nessun potere sopra di loro. È ovvio che Venditti metta questi immagini lì, perché lui ama così tanto alla sua città come Socrate amava Atene. Il dettaglio di mettere quelli epitaffi con quelle frasi così profondi è molto buono, molti di quelle frasi mi piacciono 

Antonello Venditti è inoltre molto elegante, mi piace come viste, mi ricorda a me stesso, è il mio stile, io ho un cappotto molto simile al suo, ma tempo fa che non lo indosso… dovrei indossarlo, ma qui non è lo stile e non fa tanto freddo nella mattina per usarlo, ma magari lo userò.

La donna del video non è del mio stile, questo fa identificarmi meno in una storia romantica, sebbene mi identifichi con Venditti, nel caso della donna devo pensare alla mia propria ragazza, ma nonostante credo che lei è dello stile di Venditti, di una canzone di Venditti, è armoniosa con il video anche se non è per me bella neanche neutra. Mi fa dubitare molto e mi chiedo se qualcuno è morto nella storia originale, e si qualcuno è morto, chi è? Lui o lei? Forse sia lui, ma non lo so, o entrambi sono vivi? Non so se sono coppia, o Venditti soltanto narra la storia di lei, non riesco a capire del tutto la storia originale, ma beh, penso alla mia storia e pronto, mi piace (ma dubito).

Mi sembra sentire l’accento britannico nella canzone di Venditti nel suo “Forever”, perché non si ascolta molto la “r”, finale, suppongo che in Europa imparino l’inglese britannico di più…, non so qual mi piace più, se il britannico o lo statunitense. 

Come ho detto la canzone mi piace molto, e mi è ispirato per scrivere qualche poesia oppure canzone, chiamata “Abrázate a mí, abrázame más fuerte, que nuestro amor podría terminar…”, e un po’ meno ha influenzato altri scritti. La canzone mi ricorda una storia di amore meraviglioso che sembrava essere per sempre, ma si è svanito nelle nostre mani. No so se lei legga il blog, lo sguardo trova sempre quello che cerca il cuore, io guardando dentro me ritrovo il suo dolore, quel dolore che io ho calmato prima

Ricordo che lei mi diceva che mi amerebbe per sempre, ricordo le sue labbra ridendo all’aurora. Molto tempo fa, e mi chiedo se lo direbbe ancora, ora che la nostra vita va così, ora che il silenzio scende su di noi. E intanto fuori cambia, c’è odore di tempeste nelle nostre vite, i tuoni si ascoltano in lontananza, e la vita è quel che resta, io senza di lei e lei senza me. E quando la canzone arriva al suo culmine, ricordo che entrambi sapevamo già che tutto poteva finire, e pochi giorni prima che tutto finesse, ci abbiamo abbracciato molto forte e durante molto tempo, sapendo che il fine stava vicino. Questa canzone mi fa venire i brividi. Rimane nella mia memoria latente e vivido il ricordo.

Testo preferito:
“Lo sguardo trova sempre, quello che cerca il cuore, guardando dentro me, ritrovo il tuo dolore. Io ti amerò per sempre, tu mi dicevi allora, ricordo le tue labbra, ridevano all’aurora. Quanto tempo fa, tu lo diresti allora, ora che la nostra vita va così, voglio solo te, io lo voglio ancora, ora che il silenzio scende su di noi! Forever! Io ti amerò per sempre! Sarò come vuoi tu… uh, uh, uh, ti cercherò per sempre! Sarò come vuoi tu.

E intanto fuori cambia, c’è odore di tempesta, i tuoni in lontananza, la vita è quel che resta. Tu ti stringevi a me, stringimi più forte, che questa notte finirà, voglio solo te, io lo voglio ancora, ora che il silenzio scende su di noi! Forever! Io ti amerò per sempre! Sarò come vuoi tu… uh, uh, uh, ti cercherò per sempre! Ti cercherò forever, forever, forever! Io ti amerò per sempre, sarò come vuoi tu… uh, uh, uh, ti cercherò per sempre! Io ti amerò per sempre…”

Scene preferite: Tutte, specialmente quelle attraverso la città di Roma e l’eleganza di Venditti.

Versione in italiano:



Puoi visitare il mio elenco di riproduzione su YouTube e il mio elenco di riproduzione su Spotify, ma su Spotify non sono tutte, manca "Il Mio Universo", e manca la mia versione preferita della mia seconda canzone preferita "Dialogo" e anche la mia versione preferita di "Sempre Sempre", anche non c'è la versione in italiano di "Prova a chiamarmi amore". Non dimenticare che puoi iscriverti al mio canale di YouTube e al mio profilo di Spotify.

Non perdere le prossime pubblicazioni ogni settimana. Seguimi sulle mie reti sociali: InstagramFacebook e Twitter.

Se ti sono piaciuti i miei contenuti e vuoi riconoscere il mio lavoro, puoi supportarmi su PaypalPatreon o con la mia lista dei desideri su Amazon.


E se io muoio, da partigiano

O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir

Il Comandante delle Lettere

Quetzaltenango, Quetzaltenango, Stato degli Alti

Comentarios

También te puede interesar

185 Latidos por minuto

Recuerdo el día como si hubiera sido ayer, ese día en el que nos enteramos de tu llegada, fue una oleada de ilusiones, preocupaciones e incertidumbre pero sobre todo de amor, un pequeño pedacito de los dos y del gran amor que sentimos crecía dentro de mi.  Desde el primer momento todos te esperábamos con tanta ilusión, eras tan deseado mi pedacito de cielo, tus abuelos se enojaron un poco, pero fue más fuerte el amor que sentían ya por ti que nada más importó. Toda tu familia se sentía muy emocionada por tu existencia. Recuerdo la primer ecografía, nos asustamos un poco porque no te encontrábamos, la doctora indicó que todo estaba bien, que regresáramos en 2 semanas y claro ahí estabas tú, una pequeña bolita en este mundo tan grande, pero con tantas ganas de vivir.  Eras muy inquieto y muy hambriento por supuesto, al parecer tu fruta favorita era la mandarina y vaya tiempo en el que decidiste eso, pues era el mes de mayo, ¡imagínate! ¡Las mandarinas no se dan hasta en el mes d...

Las 10 Historias de Amistad más Inspiradoras (Revolution Top)

LAS 10 HISTORIAS DE AMISTAD MÁS INSPIRADORAS "Yo soy tu amigo fiel, yo soy tu amigo fiel, tienes problemas, yo también, no hay nada que no pueda hacer por ti, y estando juntos todo marcha bien, pues yo soy tu amigo fiel..." reza la famosa canción de la película de Toy Stoy 2, y con esta frase presentamos nuestro primer Revolution Top especial por el mes del amor y la amistad, que adicionalmente es un test para que veas que tan verdadera o verdaderas son las amistades que entregas y que recibes. Los requisitos que se tomaron en cuenta para elegir estas historias es que fueran amistades emblemáticas públicas o famosas, de seres reales o ficticios (es decir, de la literatura, películas o leyendas). Además, se excluyeron amistades que aun siendo verdaderas incluyesen además de la amistad algún vínculo de parentesco o algún romance conocidos. Por su parte, el criterio de clasificación fue el de la entrega, aun y cuando esta entrega fuese solo de parte de uno de ...

El Zorro y el Sabueso. Un Cuento de Navidad. Capítulo II. Años de Aventuras.

EL ZORRO Y EL SABUESO UN CUENTO DE NAVIDAD CAPÍTULO II. AÑOS DE AVENTURAS CAPÍTULO ANTERIOR: I. ENCUENTRO Al pequeño zorro le había dolido mucho lo que habían dicho de él, se preguntaba si de verdad era malo. Cuando llegó a su casa le preguntó a su mamá si él era malo, ella le dijo que no, que él era un buen hijo. Él le preguntó si los animales que vivían en el bosque eran malos, ella le dijo que no, que quién le había dicho eso. Él le dijo que unos perros que habían pasado por la zona donde él jugaba se lo habían comentado. Ella le dijo que no les hiciera caso, que los animales del bosque y de la ciudad no se llevaban, pero que él era un buen zorro, que la bondad o la maldad de alguien no dependía del lugar de donde era, pero que igual, mejor se alejara de los animales de ciudad si los veía, para que no le dijeran cosas feas. El zorro se quedó con la duda de por qué no se llevarían unos animales con los otros, pero ya estaba tranquilo de que al menos no era malo, él p...

¿Existen las medias veces? Media vez leas esto, lo sabrás.

En las clases de Ciencias Jurídicas en Quetzaltenango, es frecuente escuchar a los catedráticos de aquella ciencia corregir a sus estudiantes cuando expresan “media vez”, y arguyen muy sabihondamente que no existen las medias veces, que lo correcto es decir “una vez”; no sé si sea solo en ciencias jurídicas o esto contezca en otras áreas. Es necesario en este caso, primeramente, aclarar que “vez” es una palabra polisémica, y por lo tanto, si no existieran “medias veces”, ¿cómo podría explicarse por ejemplo que a una persona se le muriera la  media vez de puercos que tiene?, o ¿cómo se repartirían dos personas una vez de puercos en partes iguales?, probablemente tendría que quedarse uno de los dos con la vez ya que no existen medias veces… Claro está que los catedráticos no se refieren a este tipo de vez, media vez avancemos veremos más, pero de que las medias veces existen, existen. Segundamente, si entendemos la locución “media vez” con el significado de “una vez que” te...

PERSONAJES: CARLOS CALDERÓN, EGREGIO JURISTA DE CIENTÍFICA VOCACIÓN

PERSONAJES: CARLOS CALDERÓN EGREGIO JURISTA DE CIENTÍFICA VOCACIÓN Foto cortesía de  The Reading PRESENTACIÓN Salve partisanos literarios. Mi blog es de literatura, pero en esta ocasión quiero utilizarlo para expresar mi opinión subjetiva de cara a las elecciones que se desarrollarán en el Centro Universitario de Occidente de la Universidad de San Carlos de Guatemala. Te recomiendo leerlo completo hasta el final, pero si no, puedes leer la presentación, la conclusión y los temas que sean de tu mayor interés. Yo soy profesor de filosofía en la carrera de Abogacía y Notariado y Licenciatura en Ciencias Jurídicas y Sociales, División de Ciencias Jurídicas y Sociales, en el CUNOC, mi casa de estudios, y de los candidatos hasta hoy presentados que compiten para director del CUNOC, hay uno que conozco personalmente de muchos años y es mi amigo, pero más que mis consideraciones sobre él, es su preclara y extensa obra la que habla de él, y por eso quiero hablarte de lo que el Dr. Carlos Ca...

La Viejecita de Mozambique

  Anterior - Top - Siguiente 2. LA VIEJECITA DE MOZAMBIQUE Carlos Mejía Godoy (Autor) Carlos Mejía Godoy, Los Palacagüina; Antonio Pina Villuendas (Intérpretes) "Yo soy Victoriano, trotamundo vasco, llegué a Mozambique buscando una flor, al caer la tarde detuve el camino, con chapela vasca y con mi acordeón. En la misma puerta de aquella hostería una viejecita me identificó los 7 puñales de Santa María, "Usted es de España, lo mismo que yo. En tus ojos claros de almendro florido, veo la Cibeles, manantial de amor, y en tu risa alegre, loca algarabilla, la gente que corre en la Plaza Mayor." Y yo Victoriano, trotamundo vasco, sorbía una copa de añejo jerez, un llanto cuajado de melancolía, surcó la mejilla de aquella mujer: "cuéntame de España, mutil aguerrido, ¿Qué es de tu Bilbao?, ¿Qué es de mi Madrid?, yo vine a esta tierra hace ya tantos años..., me empujó a esta suerte la guerra civil. Dime si aún alumbran los viejos faroles en la Cava Baja del Madrid de ayer...

Las Municiones

  Anterior - Top  - Siguiente 24. Las Municiones Carlos Mejía Godoy Esta es una de mis canciones favoritas de Carlos Mejía Godoy, porque canciones como esta reflejan un fuerte compromiso con la lucha armada marxista-leninista, con la lucha guerrillera, y es de lo que hablo cuando me refiero a música revolucionaria, pues para que sea música revolucionaria hay que hacer la revolución. Quiero decir, por ejemplo, se supone que Los Guaraguo son música revolucionaria igual que Silvio Rodríguez, pero casi nunca hablan de la lucha armada directamente, no tienen tal atrevimiento como los Hermanos Mejía Godoy que son más claros en su apoyo a la guerrilla, en lo que veo un gran coraje, pues hicieron sus canciones cuando la guerrilla aún no había triunfado en su país, porque claro, es hoy fácil hacerle una canción a Fidel porque triunfó y su revolución gobierna Cuba, pero habérsela hecho mientras combatía podría haber sido la sentencia de muerte del cantante. Claro que, por ejemplo Silvi...

Canto Final

  Anterior - Top - Siguiente 8. CANTO FINAL Carlos Mejía Godoy y los Palacagüina "A veinte años de lucha inclaudicable, juramos defender nuestra victoria, cada gota de sangre guerrillera, cada bala y cada vida rojinegra, no habrá fuerza ni técnica ni humana capaz de detener al pueblo armado, los campesinos, los obreros y estudiantes milicianos defenderemos la revolución. De norte a sur, de mar a mar, no habrá rincón de nuestra patria sin cuidar, en el ingenio, el cafetal, en los cortes de algodón y el arrozal. De norte a sur, de mar a mar, no habrá rincón de nuestra patria sin cuidar, en el ingenio, el cafetal, en los cortes de algodón y el arrozal. Siempre será diecinueve, siempre será veintitrés, siempre será julio heroico, avanzando siempre sin retroceder. Ellos sembraron el sol, ellos sembraron amor, y hoy nosotros defendemos la vida, la cosecha encendida, la revolución. Siempre será diecinueve, siempre será veintitrés, siempre será julio heroico, avanzando siempre sin retr...

Te Queremos Fidel

  Anterior - Top - Siguiente 3. TE QUEREMOS FIDEL Javier Hernández Rosales; Arturo Abreu Tamayo; Luis Manuel Castillo Méndez; Eberto Licea Aguilera (Autores) Grupo Huracán, Coro Profesional de Bayamo (Intérpretes) "La noticia retumba la historia, titulares que vienen y van, se ha marchado del mundo un gigante, que es el padre de la libertad. De repente su pueblo responde, sin temor con el pecho bien fuerte, ordene usted Comandante, su soldado seré hasta la muerte. A la orden y estamos dispuestos a pelear por su obra infinita, que la historia está de nuestro lado, invencible nuestras voces gritan:  "Te queremos, Fidel, te queremos, te adoramos con mucha unidad, que tu ejemplo por siempre es eterno, como llama de la libertad. Te queremos, Fidel, te queremos, donde estemos presente estarás, siempre en el corazón de tu pueblo, paradigma de amor y de paz." En mi sueño estabas presente, y me diste tu mano inmortal, yo le dije, "oiga Comandante, por usted siempre voy a l...

No se raje mi compa

  Anterior - Top - Siguiente 25. No se me raje mi Compa Carlos Mejía Godoy; Los Palacagüina Una de mis canciones favoritas por la firmeza que inspira es esta, "No se me raje mi compa", cuya consigna es fortalecida con los relatos que se cuentan en la canción. Es una canción anecdótica, porque cuenta diferentes anécdotas, y también bastante motivadora tanto para luchar como para resistir. La canción comienza con un encuentro que tiene el protagonista que se encuentra con 3 muchachos vestidos de verde olivo, con 3 guerrilleros, serenos y con mirada clara, que le decían que no se rajara, que la patria necesitaba de su coraje y su valor, que no volviera a ver para atrás, que la milpa estaba reventando y era tiempo de cosechar. El primero cuenta la primer anécdota, recordándole de un muchacho que vendía tortillas, le cuenta que se salió del seminario para meterse a la guerrilla, que murió como todo un hombre por haber cometido el ataroz delito de agarrar la vida en serio. Este a...